Questo sito web usa i cookie. I cookie aiutano Zombiadi.it a fornire servizi di qualità: navigando sul sito accetti il loro utilizzo.

Zombi, non Zombie. Un omaggio alla lingua italiana (zombi, Treccani). Stay zombied!

prof. Christian Orloff PetersenPubblichiamo un breve trattato a cura del professor Christian Petersen Orloff, zombologo di fama mondiale e docente presso l'Università di Cana, in Galilea.

“Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della Parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua (...). Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni". (Bibbia, Apocalisse 20,4-6)

Già da questa citazione si capisce quanto sia antica e diffusa la realtà dei morti viventi. Molte culture, sin dalle prime forme di vita sociale dei primati, hanno illustrato e dimostrato che gli zombi sono nati con la nascita dell'uomo stesso. Come per ogni cultura ancestrale e tribale la realtà che non si comprende si esprime e giustifica attraverso entità cosmiche definite "divinità".

Assodato questo mi preme in questo mio breve articolo soffermarmi sull'utilità sociale ed economica dello zombi. Nelle società primordiali lo zombie era venerato perché esso dimostrava inequivocabilmente come la vita continui dopo la morte. Ovviamente non tutti i morti diventano zombi. Ci vogliono determinate concatenazioni di eventi, per cui vi invito a comprare i miei libri, conosciuti in tutto il mondo, nel caso se voleste approfondire il tema.

Ad ogni modo, sintetizzando all'estremo, ciò che conta è che i morti viventi, che ovviamente si nutrono di carne umana e diffondono in essi il virus che li trasforma, hanno sempre avuto un'importanza sociale determinante e preziosa per lo sviluppo e la crescita culturale. Gli zombie primordiali hanno riempito pagine di scritti, testi teatrali, saggi, racconti, favole, superstizioni a partire dall'antichità e sino ai giorni nostri. Da Ulisse che va a trovare la madre nell'Ade a pseudomiracoli di chi dopo essere dichiarato morto rinasce la realtà è che lo zombi è la vita stessa.

Ogni cultura interpreta a proprio modo ciò che oggettivamente avviene. Il gatto nero è sacro in Egitto e nella superstizione monoteista è simbolo del male per esempio. A voi le ovvie conclusioni. Assioma comune è che l'uomo abbia sempre fatto uso a livello economico dello zombi. Spesso molte cosiddette "stragi di massa" non erano altro soppressioni di zombi ma servivano a diffondere paura e terrore. La paura diffusa nelle masse è sempre stata utilizzata dal potere per giustificare azioni che in realtà servivano per rafforzare il potere stesso, mantenere nell'ignoranza le masse e far arricchire sempre più i pochi a discapito dei molti.

E' molto difficile nelle poche righe di un articolo spiegare caleidoscopicamente tutti i rapporti di causa ed effetto del caso, vi consiglio quindi di comprarvi i miei libri che potete trovare in tutte le librerie del mondo essendo stati diffusi in centotrentasei nazioni e ottantasei lingue.

Concludo accennandovi l'ultima evoluzione dello zombi: lo zombie 2.0. Con la rivoluzione industriale prima e maggiormente poii con lo sviluppo veemente del ventesimo secolo nel settore chimico, batteriologico e tecnologico si è intervenuti a modificare e/o a creare gli zombi anche senza le naturali cause che li ha da sempre creati. Con le scoperte scientifiche (DNA, LSD, NAPALM, MDMA) l'uomo è riuscito a sintetizzare una neurotossina chiamata trioxina che permette in poco tempo di trasformare morti e non morti in perfetti zombi. Giusto o sbagliato che sia (lascio a voi il giudizio finale) da più di cinquanta anni l'uomo ha modificato la naturale creazione dello zombie così come lo si era conosciuto nel corso della storia dell'umanità. Questo perché gli scienziati (alcuni dei quali conosco o ho conosciuto personalmente) hanno visto enormi possibilità di ricerca e di utilità economica per l'umanità. In realtà il potere mondiale ha poi gestito secondo il proprio interesse queste scoperte e ciò che i bravi scienziati all'inizio sognavano non è poi mai avvenuto.

La triste realtà è che oggi gli zombi vengono per il 95% creati in laboratorio al solo fine di essere utilizzati per scopi propagandistici, lavoro gratuito e per frivolo gusto ludico di ristrette élite pseudo borghesi.

Sono felice di aver potuto scrivere questo mio breve articolo per gli appassionati e ringrazio gli ideatori di Zombiadi che stanno portando avanti una causa che in pochi hanno avuto il coraggio di sostenere. Una voce libera e chiara nell'urlo mondiale del servilismo all'ignoranza.

Ci tengo a ricordare che mi troverete alle Zombiadi 2016 in ogni caso se voleste approfondire, scambiare idee o compare i miei libri.

Un saluto dal vostro Christian Petersen Orloff, ormai definito (non certo da me stesso ma dalla comunità scientifica mondiale) lo zombologo più importante al mondo.

(Esclusiva Zombiadi, 25 giugno 2016)