Questo sito web usa i cookie. I cookie aiutano Zombiadi.it a fornire servizi di qualità: navigando sul sito accetti il loro utilizzo.

Zombi, non Zombie. Un omaggio alla lingua italiana (zombi, Treccani). Stay zombied!

Death RisingPubblichiamo un'esclusiva intervista ai produttori della serie zombi italiana Death Rising.

Salve, oggi vanno molto di moda le serie a tema zombi (noi di Zombiadi lo scriviamo senza la E finale, come omaggio alla lingua italiana secondo la voce del dizionario Treccani). Come è nata la vostra idea, il concept, l'idea di questo "soggetto" particolare, per intendersi, sul quale poi avete sviluppato la sceneggiatura?

L’idea di creare una web series con tematica zombie è nata circa due anni fa. Il regista e produttore della serie, essendo un grande appassionato del genere, decise, grazie anche all’ausilio dei due direttori della fotografia, di realizzare un progetto innovativo ed originale. Si voleva creare una serie che stupisse lo spettatore, lontana dai classici format italiani che siamo abituati a vedere. Niente di tutto ciò, ovviamente, sarebbe stato possibile senza la collaborazione di altre persone, con le quali è stata appunto fondata la GoodFellas Digital Entertainment, produzione indipendente composta esclusivamente da giovani, e con le quali tuttora si lavora insieme per ultimare la serie.

Cosa distingue questa ennesima serie zombi dalle altre? Il titolo richiama esplicitamente quello di un videogioco (Dead Rising, quasi identico a Death Rising) uscito una decina di anni fa e ambientato all'interno di un centro commerciale infestato da zombi. Ci sono anche collegamenti a livello di sceneggiatura o si limita ad essere un omaggio al titolo? O addirittura non c'entra nulla e la similitudine è del tutto casuale?

Nonostante sia difficile da credere, quando decidemmo il nome da dare alla serie, non eravamo a conoscenza del gioco in questione. La scelta del titolo, semmai, è stato un richiamo al mondo dei morti viventi, giocando appunto con l’immagine che da sempre abbiamo avuto degli zombie. La trama della serie, pertanto, si discosta radicalmente da quella del gioco, ma per ovvie ragioni non siamo ancora nelle condizioni di poter far trapelare nulla.

Death Rising

Perchè avete scelto di ambientare la storia a Catania (ndr. solo perchè siete di Catania?) e quali spunti originali vi ha offerto la città?

Catania è la nostra città. Quasi tutti i componenti della produzione provengono da lì o quantomeno dai paesi limitrofi, pertanto l’idea di utilizzarla come scenario è nata quasi in maniera immediata, sia per una questione affettiva che per una questione di praticità. Ciononostante Catania fa soltanto da scenografia. All’interno della serie infatti, non ci sono espliciti richiami a Catania o addirittura alla stessa Sicilia, potremmo benissimo trovarci in un qualsiasi posto al mondo. Tale scelta è stata fatta consapevolmente, volevamo un mondo post-apocalittico e abbiamo cercato di ricrearlo.

Sappiamo che non è facile girare con un budget ridotto: come avete superato gli ostacoli che hanno le produzioni lowbudget per cercare di ottenere comunque un livello di qualità alto?

Quando si è una produzione come la nostra, composta da ragazzi, nulla è semplice. Il budget ridotto è stata una delle nostre preoccupazioni più grandi, ma lavorando con professionalità e serietà stiamo comunque riuscendo ad ottenere un prodotto di qualità, che i fan del genere saranno molto contenti di vedere.

Death Rising

A che punto siete con le riprese? La prima serie è stata ultimata e in caso affermativo di quanti episodi si compone e dove sarà possibile vederla?

Le riprese procedono bene ed abbiamo già ultimato il primo episodio. La serie sarà composta da tre episodi della durata di 15 minuti ciascuna e sarà possibile vederla nel canale YouTube della produzione. L’uscita non è stata ancora decisa, tutto dipenderà dalle tempistiche della post-produzione, la quale prevede molto lavoro ed impegno, ma che renderà la serie un prodotto di ottima qualità.

(Zombiadi, 18 luglio 2016. Guarda la serie: Death Rising)